per fortuna questo sangue non ha niente a che fare con quello spietato e folle della strage norvegese,
è un sangue metaforico
è un sangue che sviluppa calore e che brucia dentro una passione incontrollabile,
è vita e giovinezza, non morte
è tormento febbrile
in una scrittura senza imperfezioni, senza difetti,
che ti trascina dentro una storia troppo breve e che avrei voluto non finisse.
Non conoscevo Irene Nemirowsky
eppure adesso ho voglia di correre a comprare altri suoi libri
per non lasciarla, per non lasciare le sue parole...
Scrittrice intensa,
leggera e profonda insieme
ci prende per mano e ci accompagna a ritroso lungo la storia di una vita
dove "nessuno merita un'ammirazione così fervida. Così come nessuno merita di essere giudicato in modo troppo sprezzante"
Bellissimo!
conosco questa sensazione....rendersi conto di essersi persi un autore o un autrice, rincorrere il tempo perduto, ahimè spesso per scoprire, che quello che abbiamo letto e forse proprio perchè ne eravamo all'oscuro, è il loro libro piu' bello
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