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sabato 21 maggio 2011

il buono il giusto e il bello

Parafrasando il celebre titolo sergioleonesco de "Il Buono, Il Brutto e il Cattivo" ho deciso di cercare di capire in che ordine di priorità mettere nella mia vita queste tre importanti qualità etiche ed estetiche. Il risultato è quello del titolo naturalmente.
L'essere buoni è una qualità indispensabile per raggiungere equilibrio e forza interiori, l'essere buono è anche giusto.
Essere buoni significa non possedere alcuna forma di avidità verso l'esistenza.
L'amore è la bontà applicata all'azione.

buono come il pane


Ed eccoci alla giustizia
Nella poesia greca la giustizia si configura come ordine che presiede non solo allo svolgimento dei rapporti umani, ma all'intero corso del cosmo, dove ogni cosa assolve il proprio compito e la propria funzione.

È giusto dare soldi per strada? Come si organizza un party ecologico? Il mio ex si è iscritto a un corso di aggiornamento nel posto dove lavoro: posso dire al mio capo di trasferirlo in un altro ufficio?".
Sono alcuni dei quesiti, in apparenza strambi, che i lettori pongono dalle pagine di giornali anglosassoni come New York Times, Guardian e Observer. E che poi rimbalzano sul Web.
Tanto che l'ecologista Ethan Greenhart sul suo sito Spiked ("libero pensiero contro il pregiudizio, la misantropia, il luddismo e l'irrazionalismo") fornisce pareri a proposito del grado di eticità "nel festeggiare San Valentino", piuttosto che "nell'inviare lettere bomba".
 E che dire del filosofo Julian Baggini, che gestisce forum online per The Philosopher's Magazine su temi come "Chi è responsabile della povertà del pianeta?" e "I computer hanno una coscienza?".

 Sono dilemmi morali, interrogativi grandi e piccoli su come si debba vivere che affollano anche le librerie.
In questi giorni esce in Italia La vita ridotta all'osso (Ponte alle Grazie) di Leo Hickman, che dalle pagine del Guardian (riprese da Internazionale) risponde a montagne di quesiti sull'ecocompatibilità degli stili di vita.
Ma a dispensare qualche regola di condotta nel caos delle esistenze odierne, ci pensano anche i libri di celebri filosofi.




C'è fame di etica, sull'onda di un tendenza proposta dal mondo anglosassone che dilaga anche in altre parti del mondo globalizzato, portandosi appresso una matrice di "politicamente corretto" e utilitarismo filosofico. Ma non si tratta di una morale sistematica: potremmo piuttosto definire questo fenomeno "etica delle piccole cose" o "etica della vita di tutti i giorni", che si traduce di frequente in una sorta di ecologia dell'esistenza quotidiana.
La gravità della questione ambientale - assieme alla percezione sempre più netta delle sue conseguenze su scala globale - guida infatti le classifiche delle preoccupazioni collettive: crisi ecologica, global warming, gli allarmanti scenari delle prossime "guerre dell'acqua", che ci spingono a ricercare modalità rinnovate di convivenza comunitaria, a partire dal comportamento dei singoli. 
Il "come si vive" ha di sicuro una fortissima deriva ambientalista e si traduce nell'autorganizzazione di gruppi paladini dell'ambiente e di una vita cosiddetta slow.
Negli Stati Uniti l'agguerrito movimento del Food Activism sprona i consumatori a esprimere un'opinione ogni volta che vanno a fare la spesa.
Via dal carrello i cibi delle multinazionali che non rispettano l'ambiente; dentro i prodotti del commercio equosolidale.



Alla bellezza dedicherò un altro post,
volevo solo aggiungere che  io dovrei scrivere il bello, il giusto  e il buono,
questo è forse l'ordine più vero per me...
Il buono, il giusto e il bello
è la sequenza più giusta in senso lato
ma se devo essere sincera questa è quella che mi piace di più.
Avevo relegato il  bello alla fine, ma per me è all'inizio di tutto.
Non potrei vivere senza bellezza

venerdì 20 maggio 2011

Cornamusa con vero scozzese

Oggi stavo  attraversando  piazza Duomo in bicicletta e mentre tagliavo la folla, all'altezza della Rinascente mi sono fermata perchè c'era un vero scozzese, con kilt e cornamusa che suonava una musica davvero bella!


All'inizio eravamo solo cinque o sei, poi all'improvviso è arrivato un gruppo di ragazzi, un grande gruppo. Due di loro gli hanno donato qualche moneta ma in un attimo si sono animati con davvero tanta allegria ed  hanno cominciato ad applaudire e ad inneggiare al musicista.
 In pochi secondi tutto è cambiato ed i giovani insieme ad una persona più adulta, suppongo il loro insegnante, hanno preso a ballare intorno a lui.
E' stato molto divertente!



Forse erano scozzesi anche loro, oppure inglesi, forse in gita scolastica...
Davvero spiritosi e pieni di energia.
Lo spazio si è riempito in pochi minuti di molte persone e l'allegria è dilagata velocemente.


Alla fine applausi scroscianti e grida di incitazione.
La persona adulta che era con loro scherzando ha rubato la custodia dello strumento ed ha cominciato a girarsi intorno mentre tutti lo riempivano di monete.


A volte la città regala attimi davvero speciali, 
E la musica trasforma le strade in luoghi più belli.

giovedì 19 maggio 2011

qualcuno mangia le mie rose


rose antiche


rose antiche dimezzate da insetti davvero affamati



forse le formiche?

MAYUHANA

Giapponese
Minimale
Bianca
Laggera
Delicata

Bellissima


Si chiama Mayuhana
ed il suo designer è Toyo Ito

 Questa serie è stata creata avvolgendo del filo su una forma in due o tre strati, in modo da evocare l’immagine di un bozzolo avvolto dalle fibre di seta.
 L’impressione è di una costruzione immateriale e leggerissima, un trasparente schermo che filtra e scompone la luce in una delicata trama irregolare.
Ispirata dall’“Elogio dell’ombra” dello scrittore cult Tanizaki Junichiro, l’emissione luminosa soft che si ottiene fa pensare al chiarore tenue delle antiche lanterne di carta.
Realizzata in materiale composito Fiber Glass e alluminio, la prestigiosa collezione Mayuhana è disponibile in più modelli, realizzati secondo la medesima concezione tecnica e compositiva.

versione della lamoada da terra
Mayuhana per Yamagiwa

mercoledì 18 maggio 2011

Satchmo o Pops

Louis Armstrong muore di infarto nel 1971 a settant'anni e con lui muore il più famoso musicista jazz del XX secolo.
Trombettista e cantante jazz, nasce a New Orleans da una famiglia povera, era nipote di schiavi.
Abbandonato dal padre e con una madre prostituta crebbe con la nonna materna.
Ebbe un'infanzia e un' adolescenza travagliate e  finì anche in riformatorio per circa due anni dove però cominciò a studiare e ad appassionarsi alla musica. Imparò a suonare la cornetta a pistoni.
Quattro mogli e molte relazioni, un figlio adottivo al quale si dedicherà con amore.



Nel 1922 si trasferisce a Chicago con King Oliver, suo maestro.
Abbandona il corno, strumento suonato da sempre, per la tromba.
Era una persona estremamente generosa e supporter finanziario di Martin Luther King e di altri attivisti per i diritti civili. Curava la sua salute e ogni tanto si sottoponeva a qualche dieta. Ma amava molto il cibo.
Era anche un appassionato di musica ed in casa aveva una modernissima attrezzatura audio.



Ha duettato con molti cantanti e musicisti, ma rimangono nella storia i suoi duetti con Ella Fitzgerald con la quale registrò tre album.



Formidabile la sua tecnica di improvvisazione così come la sua fantasia ritmica e melodica unite ad un volume sonoro impressionante

martedì 17 maggio 2011

Milano

libri libri libri

Internet e la tecnologia che avanza stanno velocemente cambiando il nostro modo di comunicare
ma anche e soprattutto il modo di apprendere e di imparare


Pensavo di crescere e diventare vecchia insieme ai miei libri
che non li avrei mai lasciati,
che ne avrei comperati sempre di più
e che me li sarei sempre portati dietro, ovunque fossi andata.

Ecco,  li ho inscatolati...quasi tutti...non proprio tutti, ma tanti
Non so quale sia il motivo cosciente, ma ho tenuto fuori la poesia


Si cambia? Si cambia...

Lo affermavo venti anni fa e continuerò a crederci, la carta stampata non verrà mai sostituita da un monitor.

Il rumore delle pagine che si aprono e si chiudono,
le copertine sciupate dall'uso e dalle piegature
l'ingiallimento che ci ricorda il tempo passato da quell'ultima lettura.
Nessun computer potrà sostituire queste sensazioni.



Nelle pagine di un libro si scrivono annotazioni, si trattengono briciole di cibo e gocce d'acqua
Quel libro è l'estate del 1992, l'altro la stanza dopo aver dato alla luce la mia bambina
Un libro è un innamoramento segreto e nascosto senza possibilità di scambiarsi altro che quello
Un libro è il ricordo forte di un'amicizia conclusa
Un libro è la mia prima lettura sconvolgente e il passaggio all'adolescenza
è un pomeriggio in cui ho imparato a guardarmi dentro senza paura
E' l'odore della carta inumidita perchè tesoro di qualcuno prima di me...
E' questo e molto altro e potrei andare avanti a lungo fino ad annoiarvi

E' vero, ho chiuso in scatola quasi tutti i miei libri, eppure sto progettando una stanza che diverrà la mia prima vera piccola biblioteca.
I lavori sono iniziati
non so cosa verrà fuori, ma l'immagine di rivederli allineati dignitosamente su scaffali bianchi e puliti, mi rende felice.



Ultimamente leggo poco, quasi niente, non so perchè mi sono allontanata così tanto dalla lettura.
Continuo ad entrare in libreria, spesso, leggo i risvolti di copertina, mi soffermo intorno ai bancali stracarichi  di proposte, ma poi non compero.
Troppo, troppo di tutto, troppi romanzi, troppi autori, troppi generi.
Tutti scrivono e tutto viene pubblicato.
Provo una leggera nausea e l'unico desiderio che ho è di riprendere in mano vecchie letture che mi avevano così tanto appassionato anni fa.
Romanzi di veri scrittori.


lunedì 16 maggio 2011

nella cera

da qualche anno in campagna siamo infestati da dei piccoli grilli scuri
Sono ovunque, di sera perlopiù
Stanno sempre nascosti ed escono da sotto i mobili appena la stanza viene lasciata vuota
Saltano anche dentro ai vasi e spesso non riescono ad uscirne
Eccoli tra il vetro e la candela,
morti stecchiti!


però sambra che nuotino e facciano evoluzioni da circo...
surreali!

domenica 15 maggio 2011

Questi strani ultimi giorni

Tra sole e pioggia


 lavori in corso


e fiori sfioriti



questi strani ultimi giorni
non mi sono piaciuti granchè