Pionere nell'evoluzione della musica Gospel e Rythm and Blues, ma anche del Soul a del Funk, il "Soul Brother Number One" nacque in una baracca nel South Carolina il 3 maggio 1933.
Crebbe ad Augusta, in Georgia senza madre, che abbandonò lui e il padre molto presto, lavorando fin da piccolo come raccoglitore di cotone e lustrascarpe.
Cominciò ad esibirsi molto presto in qualche piccolo locale ma a sedici anni fu arresta per rapina a mano armata e recluso per tre anni, poi rilasciato sulla parola.
Da quel momento si dedica esclusivamente alla musica e alla sua passione per il Gospel, lo swing ed il Rythm and Blues.
Intono al 1955 fonda la sua prima band e nel '56 arriva il suo primo grande successo con
Please, Please, Please.
Negli anni ottanta partecipa al famoso film di John Landis, The blues Brothers rimanendo nell'immaginario collettivo di un'intera generazione.
Nell'88 viene di nuovo arrestato per consumo di stupefacenti e maltrattamenti alla moglie. Sposato quattro volte è padre di sei bambini.
Nel 1998 ricade nella droga e passerà un periodo in una clinica per disintossicarsi.
Ma malgrado una vita davvero travagliata è stato e sarà per sempre uno degli artisti neri più sublimi.
Ricoverato ad Atlanta nel 2006, muore per complicazioni polmonari il giorno di Natale.
Mi è capitato di viaggiare con lui una decina di anni fa su di un volo Milano-Cagliari.
Nel tragitto sull'autobus dall'aereo all'aeroporto di Cagliari ha ceduto il suo posto ad uan vecchia signora sarda tutta vestita di nero. La signora naturalmente non sapeva chi fosse.
Io lo osservavo in maniera disceta, sorridendo.
Aveva i folti capelli, come al solito cotonatissimi e una camicia attillata e colorata.
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