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sabato 13 agosto 2011

Gira. Sole

Non riesco a caricare l'immagine dal cellulare... Scusate Approfitto di questo spazio bianco per augurare a tutti Buone Vacanze. Ovunque Siate. Con chiunque siate. Nella natura o nelle citta'. In solitudine. In mezzo a tanti amici. Nonostante tutto credo che l'importante sia essere in pace con noi stessi. E non e' cosi' facile! A volte servirebbe molto di piu' andare in vacanza da noi stessi, liberare i pensieri e dimenticare tutto cio' che non ci piace e non ci da gioia. Dimenticare i rancori e i dissapori. Una vacanza per imparare a semplificare, questo mi servirebbe, essere piu' semplice. Accettare quello che mi arriva con umilta' e senza troppe pretese, questo dovrei imparare. Mi servirebbe una vacanza proprio da questo, da quello che in molti anni ho stratificato perdendo quella semplicita' che ci rende piu' liberi. Forse sarebbe stata meglio l'immagine del girasole che non questo delirio ferragostano!!! Divertitevi!!

venerdì 12 agosto 2011

L'indifferenza




L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. (Antonio Gramsci)

Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. (Antonio Gramsci)

La mia superba indifferenza è un mantello che mi permette di muovermi davanti a te con assoluta libertà ed assoluta impudicizia. (Milan Kundera)

giovedì 11 agosto 2011

Neil Young



"Rock'n'roll can never die"
cantava Neil Young nel 1979,
il cantante canadese più famoso della storia del rock!
Nato a Toronto nel 1945
ha sperimentato diversi stili musicali
passando anche attraverso il punk , il blues, l'hard rock de il soul.
Eclettico e sperimentatore ha sempre alternato sfoghi improvvisi ad intermezzi meditativi,
proprio come l'epoca che ha attraversato.


La musica è la sua passione
e nel 1972 "Harvest" decreta il successo mondiale di Neil Young.



martedì 9 agosto 2011

Caterina de' Medici

 La Reine Noire

Le leggende su Caterina de' Medici sono molte
e sicuramente rimane una delle figure femminili più misteriose ed affascinanti
del XVI secolo.

Dopo la morte del marito Enrico II di Valois, avvenuta nel 1559,
si racconta  che governò la Francia per più di trent'anni,
malgrado la legge salica, il fatto che fosse straniera
e che non fosse di sangue reale.

Caterina de' Medici nacque a Firenze nel 1519
da Lorenzo de' Medici duca di Urbino e da  Maddalena de-la-Tour d'Auvergn
Rimasta orfana dopo pochi mesi fu affidata alle zie
fino a quando lo zio, nel 1523 venne eletto papa con il nome di Clemente VII
rendendosi conto che la nipote rappresentava un'importante pedina politica.
E' infatti Clemente VII ad  accompagnare a Marsiglia Caterina per sposarsi
con Enrico II di Francia  il 28 ottobre 1533:
aveva quattordici anni.




Ebbe dieci figli
e fu lei ad occuparsi di questioni di Stato
durante il periodo del loro regno,
in un periodo davvero difficile e burrascoso a causa delle guerre di religione interne.
Si occupò anche di arti e di architettura.
Pare che avesse una biblioteca senza pari nella Francia del tempo!

La tradizione ci ha tramandato la figura di Caterina de' Medici
come quella di una donna spietata e scaltra,
disposta a tutto pur di mantenere il potere.
Gelosa, machiavellica, dominatrice, avvelenatrice
sono solo alcuni aggettivi usati per indicare il carattere duro e malvagio di una sovrana
che vide legate al suo nome leggende nere e ingannatrici.

Ma pare che così non fosse...


domenica 7 agosto 2011

Suite francese di Irene Nemirovsky



Eccomi ancora a parlare di lei,
di Irene Nemirovsky,
di questa scrittrice che non conoscevo fino a qualche settimana fa
e della quale ho finito di leggere oggi
 "Suite Francese".
Ero corsa in libreria a comperarlo qualche giorno fa,
dopo la lettura concitata e appagante di un breve romanzo," Il calore del sangue".
Doveva essere una sinfomia in cinque movimenti, ma Irene riuscì a scriverne febbrilmente solo due:
Temporale di giugno e Dolce,
prima dell'arresto e della deportazione ad  Auschwitz,
il 17 luglio del 1942, dove morì un mese dopo l'internamento, il 19 agosto, a soli 39 anni.


Ho conosciuto una grande scrittrice attraverso questi due libri,
ma soprattutto una donna con una straordinaria sensibilità circa l'animo umano.
Suite francese è un romanzo di  quattrocento pagine
che descrivono la Francia durante l'occupazione tedesca
attraverso il racconto minuzioso e dettagliato della vita di  alcune famiglie e di diversi personaggi:
contadini e borghesi,
giovani e vecchi,
vincitori e vinti.
La Nemirovsky usa la sua penna con una grazia e una padronanza
pari a pochi altri grandi scrittori.
 "L'essere umano è complesso, molteplice, diviso, misterioso, ma ci vogliono le guerre", scrive Irene, "o i grandi rivolgimenti per constatarlo".

La guerra è il contenuto principale dei due romanzi, anche se Irene Nemirovsky ci fa capire quanto la guerra possa essere distruttiva, crudele 
ma soprattutto insensata:
  "E' la guerra che rende tutto colpevole".

Quello che leggiamo è il racconto della guerra vista attraverso gli occhi della gente comune,
gli occhi della sarta di un piccolo paese  di provincia,
 gli occhi della nuora di un'anziana e  ricca proprietaria terriera
o quelli di un contadino dalle mani segnate e dagli occhi chiari.
Ma soprattutto della borghesia, a cui Irene appartiene e alla quale non concede sconti.


Nel diario il 28 giugno 1942 (sarà arrestata il 13 luglio 42 ) scriveva” Giuro di non riversare più il mio rancore, per quanto giustificato su una collettività di uomini, quali che siano la razza, la religione, le convinzioni, i pregiudizi, gli errori.”
Romanzo bellissimo...