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giovedì 6 ottobre 2011

Mi piace fotografare


il cibo


la frutta e la verdura


gli accumuli



I fiori,
ma quando li fotografo si trasformano in cartoline stucchevoli e dozzinali
così preferisco fotografare le "sfioriture".



le nuvole naturalmente,
quelle bianche
ma anche quelle scure e minacciose




L'autoritratto
perchè posso giocare
e posso scegliere l'immagine nella quale riconoscermi


Ma la passione più grande è per le nature morte
per la forma
per la plasticità
quando i volumi si  raccontano attraverso le ombre e il chiaroscuro




Le tavole imbandite


la mia città
che non mi stanco mai di attraversare
scoprire
e rivelare nei suoi angoli più nascosti



La  casualità di uno scatto inaspettato





mi piace fotografare il dettaglio




dilatandolo e trasformandolo ma senza cercare l'effetto ad ogni costo




i giochi di specchi





gli oggetti di uso comune




quei frammenti di stanza che raccontano una storia




certi paesaggi che  ci dilatano il respiro fino ad incantarci




tempo fa mi piaceva solo fare ritratti,
non riuscivo a concepire la fotografia senza volti ed espressioni da fermare con uno scatto,
adesso non più.
Si lamentano tutti,
non si piacciono,
non si riconoscono,
si mettono in posa e non  mi lasciano catturare quello che vorrei




così sono passata agli animali
che sono perfetti...
silenziosi
vanitosi
statuari
e terribilmente narcisi!





mercoledì 5 ottobre 2011

Gressoney

Gressoney Saint Jean

Paesino incantevole ai piedi del Monte Rosa



 In auto ho impiegato circa due ore  da Milano



Aria calda e pulita, sole accecante e una magnifica torta di mele..


Fiori ovunque, colorati, molto colorati


Ero sola nella piazza, solo una signora con fazzoletto e bicicletta



Una fonte d'acqua limpidissima


Gressoney La Trinité
e pace, molta pace


martedì 4 ottobre 2011

Fagottini di mele in pasta sfoglia



Ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia
mele tagliate a dadini
poco zucchero di canna
cannella
rum
uovo


lunedì 3 ottobre 2011

Virginia Woolf



"E' concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire
come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte."

(Gita al faro)


Gita al faro è un romanzo autobiografico che si muove sul piano della memoria.
L'intera vicenda si svolge nell'arco di  tempo reale di un giorno,
ma ciò che muove la storia è in realtà il tempo mentale dei ricordi.
Tutto è dilatato.
Il tema è "il significato della vita".

Virginia Woolf aveva perso la madre quando aveva tredici anni
e in questo romanzo la scrittrice ha raffigurato
in Lily se stessa e nella signora Ramsay la madre.
Ed è proprio il ritratto che farà della madre,
di una donna che era  stata solo moglie e madre,
 a sorprenderci per la dignità con cui si prenderà cura di tutti,
amorevole e avvolgente,
unico e vero faro
anche se semplice donna di casa,
vera colonna portante della famiglia.

domenica 2 ottobre 2011

Ma che Domenica amici



Era il titolo di un programma andato in onda nel 1969
condotto da Raffaele Pisu, Ric e Gian e Carmen Villani.




Questa  avrebbe dovuto essere invece  la mia:
una finestra aperta sul verde
lavorando, come sempre succede in campagna
ma con  tranquillità  e pace.

Ecco, niente di tutto questo.