Chet Baker l'ho visto un po' di anni fa al Capolinea, un locale sui navigli dove suonavano musica dal vivo.
Non so quanti anni avesse,
ma dopo tante leggende su di lui fu davvero emozionante trovarselo a pochi passi,
con la sua tromba come incollata a quelle lunghe dita dinoccolate,
la voce sottile e dolce
quella timidezza che turbava e affascinava insieme.
Senza denti.
Lo sapevo, conoscevo la sua storia a grandi linee:
l'eroina, le risse,
la vita stravagante di un musicista che aveva ricominciato a suonare malgrado
gli avessere spaccato i denti
indispensabili per un suonatore di tromba.
Ma non per lui evidentemente.
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