LE STAGIONI DELL'ACQUA
di T N
GIUSEPPE CONTE
Le stagioni dell’acqua
I
L’acqua assomiglia all’anima
dell’uomo. E’ irrequieta, non ha
posa. Si spande per vie che scendono
verso l’origine di ogni cosa.
E poi si muta l’acqua, è
dolce sino agli estuari
è salata nei mari
vola nelle nubi in cielo
dorme nelle stalattiti
specchia il sole nel velo
che fa sulle corolle
di crochi e margherite
ogni mattino.
L’acqua è eterna, non ha
destino.
Questa che vedi nel bicchiere
l’acqua-luce delle fontane
l’acqua nera delle tempeste
il fango delle frane
il torbido degli stagni
il dondolio delle onde
il tendere verso la luna
delle maree, la quieta
risacca lungo le spiagge sabbiose.
Come una cometa
di ghiacci sulla sua orbita
va l’anima, ritorna
al regno delle acque.
Giuseppe Conte
Testo tratto da: Giuseppe Conte, Le stagioni, Bur Poesia, Rizzoli 1988
Le stagioni dell’acqua
I
L’acqua assomiglia all’anima
dell’uomo. E’ irrequieta, non ha
posa. Si spande per vie che scendono
verso l’origine di ogni cosa.
E poi si muta l’acqua, è
dolce sino agli estuari
è salata nei mari
vola nelle nubi in cielo
dorme nelle stalattiti
specchia il sole nel velo
che fa sulle corolle
di crochi e margherite
ogni mattino.
L’acqua è eterna, non ha
destino.
Questa che vedi nel bicchiere
l’acqua-luce delle fontane
l’acqua nera delle tempeste
il fango delle frane
il torbido degli stagni
il dondolio delle onde
il tendere verso la luna
delle maree, la quieta
risacca lungo le spiagge sabbiose.
Come una cometa
di ghiacci sulla sua orbita
va l’anima, ritorna
al regno delle acque.
Giuseppe Conte
Testo tratto da: Giuseppe Conte, Le stagioni, Bur Poesia, Rizzoli 1988
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