Dagli scatti degli anni Sessanta ai ritratti di oggi. La Fondazione Forma dedica una retrospettiva a uno dei miti del rock e alle sue metamorfosi. In mostra fino al 13 febbraio anche i volti dei visitatori che hanno incontrato Marina Abramovic al MoMA di New York, fotografati da Marco Anelli
Trasgressivo, sfrontato, sexy. Mick Jagger è la rock star per definizione. Quella che ha attraversato quarant'anni di storia della musica e ancora sa stregare dal palco le platee. A lui la Fondazione Forma a Milano dedica la retrospettiva Mick Jagger. The Photobook che inaugura giovedì 2 dicembre e dura fino al 13 febbraio 2011. 70 ritratti realizzati dai fotografi che, dall'inizio della sua carriera a oggi, lo hanno incontrato e hanno "fermato" con i loro scatti le sue metamorfosi.Si parte dagli anni Sessanta, con Goodwin, Mankowitz e Périer, per proseguire con le sperimentazioni di Cecil Beaton, che si diverte utilizzando diverse situazioni e scenografie per le tante sessioni di posa; infine si arriva ai ritratti più recenti di Annie Leibovitz, Karl Lagerfeld, Anton Corbijn, Mark Seliger e Bryan Adams. Gli scatti ripercorrono non solo la storia del leader dei Rolling Stones – con la sua fisicità e la bocca, diventata il simbolo dalla band -, ma sono un vero e proprio spaccato sulla storia del costume, del ritratto, e sull'evolversi dell'estetica del rock.
Nelle stesse date, sempre alla Fondazione Forma, si può visitare anche un'altra esposizione, Marco Anelli. Nel tuo sguardo. 716 ore, 3090 occhi - Ritratti alla presenza di Marina Abramovic. Gli scatti sono stati realizzati tra il 6 marzo e il 31 maggio 2010, quando Marco Anelli ha seguito Marina Abramovic durante la sua performance The Artist is Present al MoMA di New York.
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